FIEMME 2013: Live Radio #002
Da mercoledì 20 febbraio a domenica 3 marzo va in scena la 49ª edizione dei Campionati Mondiali di Sci Nordico in Val di Fiemme, Trentino. Protagoniste tre discipline: lo sci di fondo, il salto dal trampolino e la combinata nordica.
Direttamente dallo Stadio del Fondo del Lago di Tesero oggi ho registrato insieme a Nicolò Caneparo il secondo intervento telefonico relativo Mondiali: intervento che potete ascoltare o leggere qui di seguito. Continuate a seguirmi numerosi durante queste due settimane su www.paolomeispeaker.com dando anche un'occhiata alla gallery fotografica in continuo aggiornamento, con tutte le foto scattate dietro le quinte di questo evento fantastico, festoso e gioioso. Chi volesse venire a trovarmi dal vivo qui a Fiemme, può farlo fino al 3 Marzo, giornata di chiusura dei Mondiali, con la 50 km; chi invece preferisce seguire l'evento da casa in TV, può sintonizzarsi su Eurosport o RaiSport.
» FOTO → http://www.paolomeispeaker.com/modules/myalbum/viewcat.php?cid=24
» VIDEO #001 → https://www.youtube.com/watch?v=xLu6gOsVnXA
» VIDEO #002 → https://www.youtube.com/watch?v=xLu6gOsVnXA
Buongiorno Paolo e ben ritrovato per il secondo intervento audio direttamente dai Campionati Mondiali di Sci Nordico di Fiemme 2013. Intanto ti chiediamo subito come stai tu e come sta la tua voce!
Buongiorno, buongiorno a tutti, buongiorno a Nicolò, buongiorno agli appassionati dello sci nordico. La voce sta bene, è rimasta leggermente stressata dopo la prima settimana che ormai è finita, però direi che siamo pronti per questa seconda parte, più che mai "ready to go".
Vorrei inziare a parlare dell'evento più spettacolare della settimana appena trascorsa, la Team Sprint: come l'hai vista.
La Team Sprint è effettivamente una delle gare che credo abbia il pathos più grande tra gli appassionati dello sci nordico. Credo che alla lunga sia una delle gare più belle dello sci nordico, possiamo quasi definirla una lotteria. É una manifestazione particolare, piuttosto giovane, che è riuscita a riempire in maniera considerevole lo stadio del Lago di Tesero in Val di Fiemme. Credo che l'affluenza sia stata assolutamente superiore alle 15.000 unità lungo gli spalti e le transenne dello Stadio del Fondo. In realtà una Team Sprint che ha visto al via, tra le altre, due formazioni azzure, due formazioni italiane, molto molto giovani, in campo femminile, con Marina Piller e con la bravissima Ilaria De Bertolis, che hanno fatto davvero molto molto bene. Sono riuscite a chiudere al quinto posto, sono riuscite soprattutto, prima di tutto, a qualificarsi, che non era così semplice, ma soprattutto le due atlete azzurre hanno dimostrato una grandissima maturità dal punto di vista tecnico e dal punto di vista, direi anche, psicologico, perchè non è facile partire al mattino, e cercare in una di queste semifinali, che poi sono delle manche di qualificazione, di ottenere il risultato migliore per poi arrivare alla finale, che porta ai nastri di partenza soltanto le dieci nazioni più forti. Sono riuscite queste ragazze a chiudere comunque al quinto posto e credo che tuttavia, archiviate le eventuali critiche, questo sia un grandissimo risultato per un team come l'Italia, così giovane, così poco esperto a livello internazionale. Non dimentichiamoci che il livello era non alto, ma altissimo e c'è stata la vittoria di due atlete americane che curiosamente hanno saputo sorpassare i momenti di sfortuna: hanno rotto un bastoncino con Jessica Diggins che è stata prontamente aiutata da un tecnico sul percorso qualche metro più avanti del luogo dell'incidente tecnico. Per quello che riguarda invece la gara maschile, un'altra squadra molto giovane quella azzurra, con Federico Pellegrino del '90 e David Hofer, che è del 1983, quindi un ventiduenne e un trentenne in pista. Chiaramente in Italia tutti sono capaci a fare i commissari tecnici il giorno dopo come nel calcio, come nel ciclismo, come negli altri sport. Io dico che il risultato che hanno ottenuto Federico Pellegrino e David Hofer sia un risultato di altissimo livello tenuto conto di quelle che erano le squadre che hanno preso il via nella Team Sprint al maschile. Per cui non possiamo che fare i complimenti a questa coppia azzurra che veramente ha cercato di arrivare alle medaglie, e ci è arrivata in realtà vicinissima. Non dimentichiamoci le condizioni della pista, con delle cadenze che di solito non favoriscono gli atleti azzurri. Non dimentichiamoci soprattutto che una squadra come la Norvegia con Paal Golberg e con Peter Northug è uscita prima che i giochi diventassero veramente importanti ai fini della vittoria, ai fini della conquista della medaglia. Poi non vorrei dimenticare il fatto che comunque hanno vinto Nikita Kriukov e Alexey Yevgenyevich Petukhov che sono certamente due dei migliori sprinter al mondo, e il titolo mondiale lo dimostra, ma attenzione che in quella batteria c'erano gli svedesi con Marcus Hellner e Emil Jönsson, c'erano i canadesi con Alex Harvey e Devon Kershaw e soprattutto c'era un Kazakistan incredibile con Nikolay Chebotko e Alexey Poltoranin, e poi altre squadre, che hanno fatto molto bene, sono comunque i francesi con Jean Marc Gaillard e Maurice Manificat. Non dimentichiamoci il duo dei tedeschi con Tim Tscharnke e Axel Teichmann. E dunque io credo che alla luce di questo, la prestazione degli azzurri sia stata veramente di altissimo livello. Poi da non dimenticare quella che è la cornice di pubblico, soprattutto straniero, erano tantissimi i tifosi con le bandiere norvegesi, che ahimé hanno dovuto assistere a un momento di stop a seguito della Team Sprint, dopo il dominio dei giorni precedenti soprattutto a livello femminile. Una Team Sprint che ancora una volta ha fatto vedere che questi campionati del mondo hanno saputo portare un grande numero di tifosi, soprattutto stranieri, e soprattutto ripeto, norvegesi. Credo che il marketing e la gestione di questo evento, da parte del comitato organizzatore di Fiemme 2013, abbia veramente un peso dal punto di vista del presente e dal punto di vista degli indotti di questa manifestazione. Diciamo che rispetto alla prima telefonata in cui ci eravamo sentiti questa volta posso veramente dirti di essere entrato completamente nel clima di questo campionato del mondo. Un clima bellissimo, colorato, coloratissimo. Non ci sono soltanto i VIP, ma ci sono altre nazionali, come quella del Togo, che è spesso presente in pista e anche la sera a Casa Norvegia. Dunque tutto questo crea una certa curiosità. Gli appassionati dello sci nordico sono sempre molto molto aperti verso queste nuove nazioni che cercano di ritagliarsi lo spazio, soprattutto di colore, perchè dal punto di vista tecnico è chiaro che gli atleti del Togo siano assolutamente sfavoriti e meno forti rispetto ai nordici: norvegesi, svedesi, finlandesi e tutti gli altri ancora che stanno dando spettacolo sulle piste della Val di Fiemme.
In vista delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014 come vedi il vivaio dei giovani italiani, tra i quali abbiamo visto all'opera anche Francesca Baudin, valdostana, classe 1993, al debutto ai mondiali.
In vista di Sochi 2014, l'Italia comunque ha un vivaio che io credo sia di alto livello. Credo che sia ingiusto che alcuni diano sempre, per partito preso, contro la nazionale azzurra: non è facile ottenere risultati. Francesca Baudin è una valdostana ed è del 1993, non so quanti atleti della categoria junior, nella storia dei mondiali, siano riusciti in passato ad ottenere la possibilità di partecipare ad una qualificazione di mondiale sprint. Lei ci è riuscita e ha chiuso al 47° posto. Credo che sia senza dubbio uno dei raggi di sole della squadra nazionale azzurra. Sempre per rimanere in campo femminile si sono viste appunto le bravissime Marina Piller, che tra l'altro domani sarà attesa ad una grande 10 km, speriamo che possa ripetere quello che ha fatto a Davos, nella settimana precedente l'inizio dei mondiali. Poi c'é Ilaria Debertolis, ci sono la (Virginia De Martin) Topranin e tutte le altre che credo stiano comunque crescendo e bisogna, bhé in fondo come ha detto anche Manuela Di Centa, dare loro soltanto lo spazio per poter crescere. Poi c'è il livello maschile: Federico Pellegrino è diventato ormai non più soltanto una promessa, non più un ragazzo che per caso saliva sul podio, ma è diventato ormai un uomo quasi già d'esperienza, nonostante i suoi ventidue anni. I podi che ha collezionato sono già abbastanza, non sono tantissimi, ma per la sua età sono un serbatoio incredibile di motivazioni per il suo futuro. Penso che abbia fatto, in questo Campionato del Mondo, tutto quello che poteva fare e credo che nel futuro si potrà ritagliare ancora tantissime altre soddisfazioni. Poi ci sono altri atleti, più o meno giovani, ma tra i giovani non vorrei dimenticarmi di Dietmar Nöeckler, che sarà impegnato tra l'altro nella staffetta, poi c'è Mattia Pellegrin che potrebbe essere impegnato nella 50 km, c'è anche Fabio Clementi, tutti atleti insomma che devono attendere il momento della loro maturazione per poter esprimersi ai massimi livelli. Non dimentichiamoci che, in questo momento, i big dello sci nordico si chiamano Northug, si chiamano Hellner, si chiamano Emil Jönsson, si chiamano Poltoranin, Kriukov, Petukhov e come ho già ricordato prima anche i canadesi. Dunque non è così semplice da giovani riuscire a combattere con questi mostri sacri dello sci nordico. Io credo che l'Italia potrà avere nel futuro immediato, nel 2014, spero già appunto alle Olimpiadi di Sochi, un momento di "rinascita".
Hai parlato di Federico Pellegrino, abbiamo effettivamente potuto capire quanto sia già uomo-squadra, nonostante la sua età. Rispondendo ad una intervista della Caporale su Rai Sport 1 ha condotto un'analisi assai lucida e globale sulla squadra italiana.
Per concludere ti chiediamo il programma di questa seconda ed ultima settimana, senza dimenticare per altro un cenno alle previsioni meteo per i giorni futuri.
Dal punto di vista sportivo, domani alle 12:45 la 10 km al femminile, dunque tutti in attesa soprattutto della prova di Marina Piller, tra l'altro è dell'ultima ora la rinuncia di Justyna Kowalczyk che non sarà al via della gara sui 10 km. Il giorno successivo la 15 km maschile dove potremo avere alcune ambizioni soprattutto immagino con Roland Clara, quindi ci sarà spazio per le staffette, prima la staffetta femminile, poi la staffetta maschile: e le donne potrebbero fare qualcosa di buono, anche se il quella gara tutte le prospettive di vittoria sembrano portare comunque a una vittoria ormai praticamente già disegnata e progettata da parte del Team della Norvegia. Il giorno successivo, sarà dunque venerdì, la giornata prevede la staffetta al maschile, quindi sabato la 30 km al femminile e domenica la conclusione con la 50 km che, come da tradizione, va a chiudere i mondiali. Per quello che riguarda la situazione meteorologica, oggi nel giorno di riposo siamo stati di fronte ad uno spettacolo ancora con la neve stamattina, mentre in questo momento, nel momento in cui vi stiamo parlando alle 16:30 del pomeriggio, sta uscendo timidamente il sole che cerca di avere la meglio nei confronti di alcune nubi che stanno regnando sovrane in Val di Fiemme. Ha nevicato, ha fatto una trentina di centimetri tra ieri e oggi, da domani dovrebbe migliorare e, da dopodomani, dovrebbe essere soleggiato fino a domenica: dunque un Campionato del Mondo all'insegna dei colori e soprattutto speriamo finalmente del bel tempo.
Bene allora ancora una volta ti ringraziamo molto per averci regalato questi tuoi interventi live, direttamente dallo Stadio del Fondo di Tesero, ti facciamo un caloroso in bocca al lupo, con la promessa di risentirci una terza volta per un bilancio conclusivo.
Io vi ringrazio, vi chiedo di rimanere sempre collegati con RaiSport ed EuroSport, e soprattutto con il mio sito internet www.paolomeispeaker.com per avere tutte queste novità che vengono prontamente aggiornate grazie all'aiuto del mio amico Nicolò Caneparo. Grazie a tutti. Buon Mondiale Fiemme 2013. Ciao!
Grazie e buon lavoro!
Direttamente dallo Stadio del Fondo del Lago di Tesero oggi ho registrato insieme a Nicolò Caneparo il secondo intervento telefonico relativo Mondiali: intervento che potete ascoltare o leggere qui di seguito. Continuate a seguirmi numerosi durante queste due settimane su www.paolomeispeaker.com dando anche un'occhiata alla gallery fotografica in continuo aggiornamento, con tutte le foto scattate dietro le quinte di questo evento fantastico, festoso e gioioso. Chi volesse venire a trovarmi dal vivo qui a Fiemme, può farlo fino al 3 Marzo, giornata di chiusura dei Mondiali, con la 50 km; chi invece preferisce seguire l'evento da casa in TV, può sintonizzarsi su Eurosport o RaiSport.
» FOTO → http://www.paolomeispeaker.com/modules/myalbum/viewcat.php?cid=24
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» VIDEO #002 → https://www.youtube.com/watch?v=xLu6gOsVnXA
Buongiorno Paolo e ben ritrovato per il secondo intervento audio direttamente dai Campionati Mondiali di Sci Nordico di Fiemme 2013. Intanto ti chiediamo subito come stai tu e come sta la tua voce!
Buongiorno, buongiorno a tutti, buongiorno a Nicolò, buongiorno agli appassionati dello sci nordico. La voce sta bene, è rimasta leggermente stressata dopo la prima settimana che ormai è finita, però direi che siamo pronti per questa seconda parte, più che mai "ready to go".
Vorrei inziare a parlare dell'evento più spettacolare della settimana appena trascorsa, la Team Sprint: come l'hai vista.
La Team Sprint è effettivamente una delle gare che credo abbia il pathos più grande tra gli appassionati dello sci nordico. Credo che alla lunga sia una delle gare più belle dello sci nordico, possiamo quasi definirla una lotteria. É una manifestazione particolare, piuttosto giovane, che è riuscita a riempire in maniera considerevole lo stadio del Lago di Tesero in Val di Fiemme. Credo che l'affluenza sia stata assolutamente superiore alle 15.000 unità lungo gli spalti e le transenne dello Stadio del Fondo. In realtà una Team Sprint che ha visto al via, tra le altre, due formazioni azzure, due formazioni italiane, molto molto giovani, in campo femminile, con Marina Piller e con la bravissima Ilaria De Bertolis, che hanno fatto davvero molto molto bene. Sono riuscite a chiudere al quinto posto, sono riuscite soprattutto, prima di tutto, a qualificarsi, che non era così semplice, ma soprattutto le due atlete azzurre hanno dimostrato una grandissima maturità dal punto di vista tecnico e dal punto di vista, direi anche, psicologico, perchè non è facile partire al mattino, e cercare in una di queste semifinali, che poi sono delle manche di qualificazione, di ottenere il risultato migliore per poi arrivare alla finale, che porta ai nastri di partenza soltanto le dieci nazioni più forti. Sono riuscite queste ragazze a chiudere comunque al quinto posto e credo che tuttavia, archiviate le eventuali critiche, questo sia un grandissimo risultato per un team come l'Italia, così giovane, così poco esperto a livello internazionale. Non dimentichiamoci che il livello era non alto, ma altissimo e c'è stata la vittoria di due atlete americane che curiosamente hanno saputo sorpassare i momenti di sfortuna: hanno rotto un bastoncino con Jessica Diggins che è stata prontamente aiutata da un tecnico sul percorso qualche metro più avanti del luogo dell'incidente tecnico. Per quello che riguarda invece la gara maschile, un'altra squadra molto giovane quella azzurra, con Federico Pellegrino del '90 e David Hofer, che è del 1983, quindi un ventiduenne e un trentenne in pista. Chiaramente in Italia tutti sono capaci a fare i commissari tecnici il giorno dopo come nel calcio, come nel ciclismo, come negli altri sport. Io dico che il risultato che hanno ottenuto Federico Pellegrino e David Hofer sia un risultato di altissimo livello tenuto conto di quelle che erano le squadre che hanno preso il via nella Team Sprint al maschile. Per cui non possiamo che fare i complimenti a questa coppia azzurra che veramente ha cercato di arrivare alle medaglie, e ci è arrivata in realtà vicinissima. Non dimentichiamoci le condizioni della pista, con delle cadenze che di solito non favoriscono gli atleti azzurri. Non dimentichiamoci soprattutto che una squadra come la Norvegia con Paal Golberg e con Peter Northug è uscita prima che i giochi diventassero veramente importanti ai fini della vittoria, ai fini della conquista della medaglia. Poi non vorrei dimenticare il fatto che comunque hanno vinto Nikita Kriukov e Alexey Yevgenyevich Petukhov che sono certamente due dei migliori sprinter al mondo, e il titolo mondiale lo dimostra, ma attenzione che in quella batteria c'erano gli svedesi con Marcus Hellner e Emil Jönsson, c'erano i canadesi con Alex Harvey e Devon Kershaw e soprattutto c'era un Kazakistan incredibile con Nikolay Chebotko e Alexey Poltoranin, e poi altre squadre, che hanno fatto molto bene, sono comunque i francesi con Jean Marc Gaillard e Maurice Manificat. Non dimentichiamoci il duo dei tedeschi con Tim Tscharnke e Axel Teichmann. E dunque io credo che alla luce di questo, la prestazione degli azzurri sia stata veramente di altissimo livello. Poi da non dimenticare quella che è la cornice di pubblico, soprattutto straniero, erano tantissimi i tifosi con le bandiere norvegesi, che ahimé hanno dovuto assistere a un momento di stop a seguito della Team Sprint, dopo il dominio dei giorni precedenti soprattutto a livello femminile. Una Team Sprint che ancora una volta ha fatto vedere che questi campionati del mondo hanno saputo portare un grande numero di tifosi, soprattutto stranieri, e soprattutto ripeto, norvegesi. Credo che il marketing e la gestione di questo evento, da parte del comitato organizzatore di Fiemme 2013, abbia veramente un peso dal punto di vista del presente e dal punto di vista degli indotti di questa manifestazione. Diciamo che rispetto alla prima telefonata in cui ci eravamo sentiti questa volta posso veramente dirti di essere entrato completamente nel clima di questo campionato del mondo. Un clima bellissimo, colorato, coloratissimo. Non ci sono soltanto i VIP, ma ci sono altre nazionali, come quella del Togo, che è spesso presente in pista e anche la sera a Casa Norvegia. Dunque tutto questo crea una certa curiosità. Gli appassionati dello sci nordico sono sempre molto molto aperti verso queste nuove nazioni che cercano di ritagliarsi lo spazio, soprattutto di colore, perchè dal punto di vista tecnico è chiaro che gli atleti del Togo siano assolutamente sfavoriti e meno forti rispetto ai nordici: norvegesi, svedesi, finlandesi e tutti gli altri ancora che stanno dando spettacolo sulle piste della Val di Fiemme.
In vista delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014 come vedi il vivaio dei giovani italiani, tra i quali abbiamo visto all'opera anche Francesca Baudin, valdostana, classe 1993, al debutto ai mondiali.
In vista di Sochi 2014, l'Italia comunque ha un vivaio che io credo sia di alto livello. Credo che sia ingiusto che alcuni diano sempre, per partito preso, contro la nazionale azzurra: non è facile ottenere risultati. Francesca Baudin è una valdostana ed è del 1993, non so quanti atleti della categoria junior, nella storia dei mondiali, siano riusciti in passato ad ottenere la possibilità di partecipare ad una qualificazione di mondiale sprint. Lei ci è riuscita e ha chiuso al 47° posto. Credo che sia senza dubbio uno dei raggi di sole della squadra nazionale azzurra. Sempre per rimanere in campo femminile si sono viste appunto le bravissime Marina Piller, che tra l'altro domani sarà attesa ad una grande 10 km, speriamo che possa ripetere quello che ha fatto a Davos, nella settimana precedente l'inizio dei mondiali. Poi c'é Ilaria Debertolis, ci sono la (Virginia De Martin) Topranin e tutte le altre che credo stiano comunque crescendo e bisogna, bhé in fondo come ha detto anche Manuela Di Centa, dare loro soltanto lo spazio per poter crescere. Poi c'è il livello maschile: Federico Pellegrino è diventato ormai non più soltanto una promessa, non più un ragazzo che per caso saliva sul podio, ma è diventato ormai un uomo quasi già d'esperienza, nonostante i suoi ventidue anni. I podi che ha collezionato sono già abbastanza, non sono tantissimi, ma per la sua età sono un serbatoio incredibile di motivazioni per il suo futuro. Penso che abbia fatto, in questo Campionato del Mondo, tutto quello che poteva fare e credo che nel futuro si potrà ritagliare ancora tantissime altre soddisfazioni. Poi ci sono altri atleti, più o meno giovani, ma tra i giovani non vorrei dimenticarmi di Dietmar Nöeckler, che sarà impegnato tra l'altro nella staffetta, poi c'è Mattia Pellegrin che potrebbe essere impegnato nella 50 km, c'è anche Fabio Clementi, tutti atleti insomma che devono attendere il momento della loro maturazione per poter esprimersi ai massimi livelli. Non dimentichiamoci che, in questo momento, i big dello sci nordico si chiamano Northug, si chiamano Hellner, si chiamano Emil Jönsson, si chiamano Poltoranin, Kriukov, Petukhov e come ho già ricordato prima anche i canadesi. Dunque non è così semplice da giovani riuscire a combattere con questi mostri sacri dello sci nordico. Io credo che l'Italia potrà avere nel futuro immediato, nel 2014, spero già appunto alle Olimpiadi di Sochi, un momento di "rinascita".
Hai parlato di Federico Pellegrino, abbiamo effettivamente potuto capire quanto sia già uomo-squadra, nonostante la sua età. Rispondendo ad una intervista della Caporale su Rai Sport 1 ha condotto un'analisi assai lucida e globale sulla squadra italiana.
Per concludere ti chiediamo il programma di questa seconda ed ultima settimana, senza dimenticare per altro un cenno alle previsioni meteo per i giorni futuri.
Dal punto di vista sportivo, domani alle 12:45 la 10 km al femminile, dunque tutti in attesa soprattutto della prova di Marina Piller, tra l'altro è dell'ultima ora la rinuncia di Justyna Kowalczyk che non sarà al via della gara sui 10 km. Il giorno successivo la 15 km maschile dove potremo avere alcune ambizioni soprattutto immagino con Roland Clara, quindi ci sarà spazio per le staffette, prima la staffetta femminile, poi la staffetta maschile: e le donne potrebbero fare qualcosa di buono, anche se il quella gara tutte le prospettive di vittoria sembrano portare comunque a una vittoria ormai praticamente già disegnata e progettata da parte del Team della Norvegia. Il giorno successivo, sarà dunque venerdì, la giornata prevede la staffetta al maschile, quindi sabato la 30 km al femminile e domenica la conclusione con la 50 km che, come da tradizione, va a chiudere i mondiali. Per quello che riguarda la situazione meteorologica, oggi nel giorno di riposo siamo stati di fronte ad uno spettacolo ancora con la neve stamattina, mentre in questo momento, nel momento in cui vi stiamo parlando alle 16:30 del pomeriggio, sta uscendo timidamente il sole che cerca di avere la meglio nei confronti di alcune nubi che stanno regnando sovrane in Val di Fiemme. Ha nevicato, ha fatto una trentina di centimetri tra ieri e oggi, da domani dovrebbe migliorare e, da dopodomani, dovrebbe essere soleggiato fino a domenica: dunque un Campionato del Mondo all'insegna dei colori e soprattutto speriamo finalmente del bel tempo.
Bene allora ancora una volta ti ringraziamo molto per averci regalato questi tuoi interventi live, direttamente dallo Stadio del Fondo di Tesero, ti facciamo un caloroso in bocca al lupo, con la promessa di risentirci una terza volta per un bilancio conclusivo.
Io vi ringrazio, vi chiedo di rimanere sempre collegati con RaiSport ed EuroSport, e soprattutto con il mio sito internet www.paolomeispeaker.com per avere tutte queste novità che vengono prontamente aggiornate grazie all'aiuto del mio amico Nicolò Caneparo. Grazie a tutti. Buon Mondiale Fiemme 2013. Ciao!
Grazie e buon lavoro!